Se sei proprietario di un’auto d’epoca, sappi che puoi risparmiare tantissimo sulla polizza assicurativa. Le auto d’epoca, infatti, fanno parte del patrimonio storico italiano e vengono tutelate con un regime di favore.
Ricorda che la polizza si applica solo alle vere auto d’epoca: ecco requisiti e documenti da presentare all’ASI (Automotorclub Storico Italiano).
I requisiti
Per essere definita auto d’epoca, il mezzo deve essere uscito dal concessionario almeno 30 anni prima dalla richiesta di inserimento nel registro delle auto d’epoca. Fino a qualche anno fa bastavano i 20 anni dall’immatricolazione, ma la nuova legge del Gennaio 2015 ha cambiato le carte in regola.
I documenti da presentare e dove
Per richiedere il riconoscimento del mezzo, è necessario passare dall’ASI, oppure da un ente che si occupa di auto d’epoca (club), presentando documenti come:
- Fotocopia del libretto di circolazione;
- Fotocopia del proprio documento di riconoscimento;
- Foto del mezzo.
I documenti si consegnano a mano agli sportelli, insieme alla domanda debitamente compilata. Dovrai anche pagare 40 Euro per l’avvio della pratica.
Revisioni e verifiche
A questo punto, l’ASI provvederà alle verifiche sul mezzo: farà controllare da un meccanico di fiducia gli interni e gli esterni del veicolo e un’apposita commissione deciderà se approvare la domanda o meno. Se la domanda va a buon fine, riceverai la certificazione della tua auto come storica (o auto d’epoca).
Con la fotocopia della certificazione, potrai recarti alla compagnia assicurativa e ottenere una polizza auto più leggera. In passato, le auto d’epoca non pagavano il bollo.
Bollo auto d’epoca: c’è o no?
Il bollo, sempre a partire da Gennaio 2015, ora si paga anche se hai un’auto d’epoca e senza sconti. Il costo del bollo varia da città a città: informati agli sportelli dell’ASI quando richiedi il riconoscimento per le auto d’epoca.
Una volta riconosciuta per legge, l’auto d’epoca può partecipare alle esposizioni di settore e alle competizioni nazionali.