Non esistono fortunatamente solo le autovetture ordinarie, quelle che prendiamo tutti i giorni per andare in ufficio o per fare la spesa o magari per accompagnare a scuola i figli.
Esistono pure quelle automobili molto particolari che hanno bisogno di una cura speciale e determinate attenzioni. Fanno parte di questa categoria i veicoli storici.
Ma quando un veicolo può essere considerato d’epoca? E come ottenere il certificato di auto d’epoca?
Le auto datate
Le auto datate, storiche o d’epoca, sono autovetture sovente molto prestigiose, che si portano appresso una storia, un nome, un brand.
Alcune di esse sono addirittura un mito, per cultori e no. Come in altri Paesi, anche il nostro è pieno di associazioni di estimatori delle auto d’epoca.
Ma come si fa a ottenere lo status di auto d’epoca? Come si fa a ottenere il relativo certificato? Ricordiamo che oltre al prestigio di ottenere questa certificazione, quando l’auto è dichiarata ufficialmente d’epoca si ottengono agevolazioni non indifferenti, soprattutto per quel che riguarda le polizze assicurative.
Auto storica e d’epoca
Per prima cosa bisogna operare una chiarificazione in ordine alle locuzioni Auto storica e Auto d’epoca.
Auto storica
L’auto storica è quell’autovettura immatricolata da più di venti anni e regolarmente iscritta al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. Deve presentare buone condizioni di manutenzione e deve possedere tutti i fondamentali requisiti di sicurezza che le normative prevedono per la circolazione – cinture di sicurezza, luci, specchietti e quant’altro -.
Auto d’epoca
L’auto d’epoca è quell’autovettura invece radiata dal PRA ma iscritta nei registri del Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri, DTT. Queste autovetture, per ovvie ragioni, non sono più idonee alla normale circolazione, e possono muoversi solo in speciali occasioni, ad esempio i famosi e sempre più simpatici raduni di auto d’epoca.
L’ASI
Per assicurare queste due categorie di vetture, il codice delle assicurazioni prevede un’età minima di ventitré anni. L’altra condizione indispensabile è l’iscrizione a un registro automobilistico dedicato, come può essere l’Automotoclub Storico Italiano, ASI.
Questa iscrizione ha di solito un costo relativamente basso, di circa 40 euro. Per iscriversi bisogna però appartenere a un club federato ASI. La quota d’iscrizione varia ed è a discrezione del club. Tutte le informazioni si trovano sui siti dedicati, compreso quello dell’ASI.
Il certificato
L’automobile in questione, per ottenere il certificato di auto d’epoca o storica, è sottoposta a esame dove sono analizzati sia gli aspetti esteriori sia quelli interni della vettura. Una volta superato il test, la vettura è considerata a tutti gli effetti d’epoca o storica.
Una volta ottenuto il certificato, ci si può rivolgere alle compagnie assicurative per i preventivi del caso che, normalmente, sono molto più vantaggiosi rispetto a quelli delle automobili ordinarie.
Comunque, al fine del calcolo del premio, le compagnie, come al solito procederanno a valorizzare i servizi offerti, i limiti dei conducenti autorizzati, e le eventuali altre coperture assicurative.
Le agevolazioni
Le principali agevolazioni che sono fatte ai possessori di auto storiche o d’epoca di solito sono:
- L’assistenza in viaggio
- La classe di merito fissa, vale a dire non legata al sistema bonus/malus
- Le polizze garage, per la sicurezza del veicolo quando si parcheggia
- La guida libera inclusa, la possibilità di far guidare a chiunque l’autovettura, con un aumento minimo del premio.