Non che dovesse venire a dircelo una ricerca di mercato, ma le assicurazioni RCA auto italiane sono le più care d’Europa. Il nostro paese stacca, e di molto, gli altri paesi europei in questa speciale classifica della vergogna, che ci vede guidare senza pericolo di essere raggiunti dagli altri.
Se in Italia le famiglie spendono di media 520€, la media europea viaggia intorno ai 290€.
Si paga di media il 30% in più rispetto a Francia, Germania e Inghilterra, in una situazione complessivamente già grave grazie al costo, anche questo il più alto d’Europa, dei carburanti e dei bolli, che completano un quadro particolarmente difficile per le famiglie.
Avere l’auto, almeno stando a chi ci vessa con balzi e balzelli che poi fanno lievitare i prezzi fino a questo punto, è un lusso da ricchi, che sempre meno famiglie potranno permettersi nel nostro paese.
L’Ania si difende
L’Ania, che è la lobby che difende gli interessi degli assicuratori italiani, imputa i maggiori costi delle assicurazioni italiane ai risarcimenti più alti che queste erogherebbero.. udite udite, nei casi di morte.
Non che ne siano pochi: il nostro paese viaggia intorno ai 3.500 l’anno, ma da qui a dire che possano incidere, per il 30%, su tutte le assicurazioni del paese, sembra passarcene.
Poi ricomincia il balletto dell’Ania, che accusa ovviamente noi conducenti, disonesti al punto tale da dichiarare, nel 45%, un incidente falso, come se questo tipo di truffe non avessero luogo in paesi che, lo ricordiamo, pagano la polizza auto il 30% di noi.
E intanto paga pantalone
Nel frattempo ieri, in un dei decreti con 100.000 proroghe e cavilli, è stato eliminata una sola parola dalle norme sulla RCA introdotte dal governo Monti. Roba da poco, almeno a guardarla superficialmente.
E invece colpo di spugna non solo sul colpo di frusta, ma anche sul risarcimento dei danni di tipo psicologico e traumatico.
In altre parole, nel caso di danno di lieve entità, l’assicurazione non vi rimborserà nulla, a meno che qualcuno non rinsavisca e rimandi la norma al mittente.