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La polizza assicurativa per bagnini non è obbligatoria, ma l’obbligo potrebbe scattare in alcune situazioni. Ecco quali sono e come tutelarti con la polizza.
Obbligo o no?
La polizza per bagnini non è un obbligo, ma te la consigliamo. Anche se hai tutte le certificazioni del caso, potrebbe capitare che qualcuno ti faccia causa, perché magari si ritiene che tu non abbia prestato i dovuti soccorsi, oppure non fossi in grado di risolvere il problema. La polizza non costa tantissimo e ti consentirebbe di tutelarti proprio in questi casi.
La polizza potrebbe esserti richiesta per contratto da un potenziale datore di lavoro. Se succede qualcosa in spiaggia, anche il proprietario dello stabilimento è responsabile. Per questo, alcuni si tutelano chiedendo al bagnino di sottoscrivere una polizza per il periodo di lavoro in quella struttura.
Se lavori anche in inverno, per una piscina, assicurarti rappresenterà un ulteriore segno di professionalità per chi ti assume e per chi utilizza la piscina. Per ogni evenienza, saprai che sarà la compagnia di assicurazioni a tutelarti per i danni, non tu.
Quanto costa
La polizza assicurativa per bagnini costa poco, soprattutto se sei convenzionato con un’associazione di categoria. La polizza potrebbe costarti sui 30 Euro per il tuo periodo di attività, proprio perché conosci benissimo quelle che sono le difficoltà per un bagnante e sei addestrato a rispondere a ogni esigenza.
La polizza rientra tra quelle professionali, quindi andrà a tutelarti quando la tua attività verrà messa sotto osservazione. Questo ti consentirà di svolgere più serenamente il tuo lavoro, ma attenzione: la compagnia di assicurazioni potrebbe inserire una franchigia, oppure le condizioni potrebbero prevedere delle coperture solo in alcuni casi.
Valuta bene le condizioni nel foglio informativo, in modo da evitare brutte sorprese. Ricorda che la polizza assicurativa non è obbligatoria per chi opera come bagnino, ma può sempre servire.
