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Assicurazione casalinghe: una guida completa

Assicurazione casalinghe una guida completaFino a qualche anno fa pareva irrealizzabile, invece ora è possibile la tutela assicurativa delle casalinghe nell’ambito del loro lavoro, quello domestico.

A operare questo tipo di tutela è innanzitutto lo Stato con l’INAIL, l’Istituto Nazionale Infortuni sul lavoro. Questo riconoscimento statale non è indifferente, in quando l’attività delle casalinghe è sempre più assimilata a un vero e proprio lavoro, com’è giusto che sia.

Come funziona

Con l’iscrizione a un fondo speciale dell’INAIL, si viene a costituire una vera e propria polizza assicurativa gestita dallo stesso istituto.

Entro il 31 gennaio di ogni anno dovrà essere versata una quota minima variabile che va dai dodici ai tredici euro.

Tale versamento è possibile sia tramite un ordinario pagamento con i bollettini postali, sia tramite le modalità esplicitate analiticamente sul sito online dell’INAIL. E’ inutile dire che utilizzare i servizi informatici è preferibile per abbreviare i tempi ed evitare lunghe file agli uffici postali.

Infortuni e risarcimento

Nei casi di infortunio acclarati con apposita documentazione medica, che è sempre esplicitata sul sito, è riconosciuta una determinata rendita, a patto che sia attribuita un’invalidità permanente non inferiore al 33%.

Nondimeno, in caso di infortunio mortale, è riconosciuta agli aventi diritto, coniuge o altri, la liquidazione di una determinata somma di denaro.

Per aver diritto a queste indennità, si dovrà dimostrare:

  1. di essere in regola con i premi pagati annualmente;
  2. di avere un’età ricompresa fra i diciotto e i sessantacinque anni;
  3. di svolgere in via esclusiva lavori domestici a favore dei componenti del proprio nucleo familiare.

Da notare che nella definizione di casalinghe sono compresi anche gli uomini, che quindi, a parità di condizioni, hanno diritto al medesimo trattamento delle donne.

Assicurazioni private

Naturalmente le casalinghe hanno la libertà di poter stipulare polizze assicurative private. In questi casi bisogna anzitutto prestare attenzione alla franchigia nei casi di invalidità permanente.

Questa si aggira intorno al 20% nella maggior parte dei casi. Ciò vuol dire che se è riconosciuta una percentuale d’invalidità permanente del 25% da un’apposita struttura sanitaria abilitata, in realtà la compagnia assicurativa risarcirà il danno solo nella misura del 5%.

Per questo motivo, prima di stipulare questo tipo di polizza con una compagnia privata, è assolutamente necessario controllare la franchigia stessa, altrimenti potrebbero nascere spiacevoli contenziosi.

In questo senso pare opportuno considerare quelle compagnie che prendono a riferimento le tabelle dell’INAIL per la determinazione delle invalidità. Inoltre, è anche opportuno appurare bene i casi di esclusione dalla copertura assicurativa, facendoseli elencare analiticamente.

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